Luglio 1979: gli scozzesi Jim Kerr (cantante), Charlie Burchill (chitarrista) e Mike McNeil (tastierista) debuttano con il nome di "Simple Minds". Decisamente influenzati da artisti come David Bowie, Lou Reed e Peter Gabriel pubblicano il loro primo album "Life in a day".

L'anno seguente esce il secondo lavoro: "Real to real cacophony" che si rivela commercialmente un fiasco. A breve distanza esce "Empires and dance", che ottiene più o meno gli stessi deludenti risultati del precedente.

La band cambia casa discografica e nel 1981 escono due album gemelli, venduti prima assieme e poi separatamente: "Sons and fascination" e "Sister feelings call". Grazie a brani come "Love song" e "Sweat in bullet" i Simple Minds arrivano all'undicesimo posto della classifica britannica.

Nel 1982 pubblicano "New gold dream 81-82-83-84": il successo è immediato; l'album viene considerato il manifesto della new wave e raggiunge i primi posti della classifica.

Nel 1984 esce "Sparkle in the rain" che rappresenta una svolta: il suono è molto più rock, più aggressivo, più metallico. L'anno seguente il gruppo prepara una canzone per la colonna sonora del film "Breakfast Club": "Don't you (forget about me)". Il brano diventa il più grande successo dei Simple Minds. Poco dopo esce "Once upon a time". La lunghissima tournee mondiale che ne segue viene documentata dal doppio album live "In the city of light" del 1987.

Nel 1989 esce "Street fighting years", uno degli album migliori del gruppo, che a maggio inizia proprio dall'Italia un lungo tour mondiale. Il momento di gloria della band si chiude nel 1991 con "Real life" che raggiunge la seconda posizione in classifica.

Dopo tre anni di silenzio esce "Good news from the next world", cui seguono i deludenti "Neapolis" (1998) e "NeonLights" (2001, album di cover). Dopo circa 25 anni di carriera e 25 milioni di dischi Jim Kerr e soci pubblicano nell'aprile 2002 un nuovo album "Cry", che vede anche la collaborazione dei Planet Funk.
Il primo singolo estratto è la title-track "Cry". I Simple Minds intraprendono il The Floating World Tour 02, che li vede impegnati in una lunga serie di date, che proseguono l'anno successivo con l'Alive And Kicking Tour 2003.

Nel frattempo esce una nuova versione di "Don't You (Forget About Me)", che ottiene buoni risultati di vendita e di airplay. A dicembre Kerr e soci si esibiscono sul palco del Mazda Palace in occasione degli Italian Music Awards.

I Simple Minds sono senza dubbio una delle band più famose di tutta la
Scozia, un gruppo che ha segnato una generazione realizzando cifre di
vendita da record, con oltre 20 milioni di dischi venduti. La loro musica ha influenzato nomi del calibro di Manic Street Preachers, Bloc Party,
Muse, e Stereophonics.

Ora, dopo tre anni di pausa, ritornano con quello che probabilmente è il loro migliore album dai tempi di "New Gold Dream". "Black & White" è un disco che conquisterà tutti i fan della band scozzese ed è stato registrato in Italia, Olanda e mixato a Los Angeles da Bob Clearmountain.

Un disco capace di conquistare sin dal primo ascolto e suona estremamente attuale in un momento come questo in cui gruppi come Duran Duran, New Order e Depeche Mode sono tornati ad essere a pieno diritto icone del pop e non c'è dubbio che tra questi nomi troveremo anche quello dei Simple Minds.