Sarà anche facile dire che il nuovo cd di Britney Spears, Blackout, uscito lo scorso 26 ottobre, può essere etichettato come la classica operazione di pop commerciale. Britney è attaccata a questo disco come un malato immaginario alla pillola prima di andare a dormire. Tutto deve andare per forza bene, pensando alla sua rinascita. E quindi immaginiamoci anche lo stress con cui ha dovuto registrare le nuove canzoni. Che, nella fattispecie, viaggiano tra la dance spaccona e sonorità spagnoleggianti come quelle di Ooh Ooh baby. Tra l’autobiografica Why should I be sad e tormentoni da classifica. Proviamo dunque a buttare lì un giudizio. Non si tratta certo di un disco che ricorderemo: né per i prossimi vent’anni né come il migliore di Britney. Ma poteva andare anche peggio? Certo, per cui non è neanche da buttare via al primo ascolto. Forza Britney!

(31 ottobre 2007)