THE FRAY: L'INTERVISTA
Giovani, belli, simpatici. Pare il classico stereotipo, e in parte lo �. Ma con qualche variazione sul solito tema della boy band arrivata al successo e con una schiera di fan al seguito: come i Fray, che con How to save a life, il loro primo album, hanno gi� bucato le classifiche di mezzo mondo (Italia compresa) per arrivare dritti al cuore degli adolescenti. Non un fenomeno come i Tokio Hotel, intendiamoci. Ma una band di giovanissimi che da Denver, Colorado, ha prima conquistato l'America e poi l'Europa. Stasera arrivano in concerto all'Alcatraz di Milano e noi abbiamo intervistato il cantante Isaac Slade per voi.
Isaac, la prima volta in Italia e con cos� tanto successo. Ve lo aspettavate?
"A dire il vero un po' s�, abbiamo ricevuto cos� tante buone critiche in America che a un certo punto non ci sembrava difficile conquistare anche l'estero. Abbiamo avuto fortuna, certo, per� la nostra � stata una scalata anche abbastanza veloce per merito nostro".
E' vero che tu e Joe King, il chitarrista, vi siete conosciuti in un music store?
"No, quella � una storiella che si racconta, forse per romanzare un po' la nostra storia. In realt�, io e Joe eravamo compagni di scuola sin dai tempi del liceo, entrambi con una passione sviscerata per la musica. A quell'epoca, avevamo gi� una band. Poi, un giorno ci siamo ritrovati per caso e solo allora abbiamo pensato che potessimo unirci in un solo gruppo. E' stato in quel momento che sono entrati anche Ben e Dave (rispettivamente batteria e chitarra, ndr) e sono nati ufficialmente i Fray".
Si dice che il vostro nome, che letteralmente in italiano significa "litigio", l'abbiate scelto dopo una zuffa sul palco�
"Pi� che una zuffa, fu una litigata tra me e mio fratello durante un party scolastico. In quel momento mi venne in mente il nome per la band, fu molto casuale, mi piacque e lo proposi agli altri".
Quando hai cominciato a pensare di fare il musicista?
"Quando ero all'universit�. Mi padre � ingegnere e io mi ero iscritto alla stessa facolt�. Fu mia madre a chiedermi, un giorno, cosa volessi fare della mia vita. 'Perch� scegliere lo stesso lavoro di tuo padre?', mi disse. A me piaceva la musica e cos� cominci� a spingermi in quella direzione, avendo gi� imparato a suonare il piano. Lo so che pu� sembrare anche un po' strano, ma in realt� and� proprio cos�".
Un po' il contrario di quanto solitamente succede qui in Italia, dove l'importante � avere per prima cosa un lavoro stabile e sicuro...
"Gi�, ma per questo, prima di avere successo, guadagnava poco e niente, tanto che dopo essere uscito di casa, dovetti tornare a vivere con i miei genitori".
Qual'� stato il primo cd che hai comprato?
"Credo fosse un disco di Aretha Franklin: stupendo, ancora oggi adoro ascoltare la sua voce".
C�� un musicista con cui vi piacerebbe suonare ?
�Amiamo molto Bruce Springsteen. Credo che il suo stile sia un classico imprescindibile della musica America. Con lui sarebbe davvero uno spasso poter condividere il palco�.
Cosa suonerete stasera dal vivo a Milano?
�Faremo tutti i nostri brani, senza cover. E� la prima volta che suoniamo a Milano e non vediamo l�ora di incontrare i nostri fan��.
(12 novembre 2007)
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