KITSUNE' MAISON 2 COMPILATION
Kitsuné: ovvero quando la qualità sposa lo stile. E non potrebbe essere altrimenti se si parla dell’etichetta a tuttoggi probabilmente più all’avanguardia nel campo di certa electrodance dal taglio obliquo e oblungo. Colpaccio a 18 carati per Foreign Affairs, che proprio con questo sampler inaugura un nuovo nome nel proprio roster e che si trova catapultata nel giro più à la page dell’Europa Continentale grazie all’alleanza con questa multimediale proposta, dietro la quale si celano pezzi da novanta che oscillano tra architettura, musica (basta il nome Daft Punk?), moda e design.
Nata nel 2001 puo’ attualmente vantare commissioni e collaborazioni per: The Rapture, Colette, New Balance, Air.
È la raccolta Kitsuné Maison 2 Compilation la testa di ponte per l’invasione del mercato italiano, dove 13 micce e altrettanti ordigni vi faranno saltare le casse e le giunture.
Nomi quali Wolfmother, Bloc Party (un inedito remix di Banquet), Digitalism, Simian Mobile Disco, Kaos, MSTRKRFT e Adam Sky a sottolineare l’assioma. Un connubio di electro, disco diagonale e indie rock dall’alto Q.I. tutto da ballare, che ha dato asilo e natali a numerose serate Kitsuné in giro per il globo terracqueo (da Osaka a Kyoto passando per Londra, Bruxelles e Stoccolma) e che ha trovato egregie sintonie di spirito e stile in personaggi quali Erol Alkan (del londinese club Trash/Bugged Out) e il Pulp Club di Parigi.
Ma ha figliato anche nelle nostre lande con l’interessante serata Excuse Me ( www.excuseme.it ) che ha da subito trovato da Kitsuné benedizione e forse anche qualcosa in più.
(27 maggio 2006)
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