Il DNA potrebbe essere la prossima frontiera per l’archiviazione digitale, musica compresa.
L’azienda Twist Bioscience (specializzata in sintesi del DNA)ha annunciato che, in collaborazione con Microsoft e la University of Washington, ha codificato due canzoni in in sequenza di DNA: “Tutu” di Miles Davis’ e “Smoke on the Water” dei Deep Purple.
Per l’operazione sono state utilizzate due incisioni live, effettuate al Montreux Jazz Festival. Questa è la prima volta al mondo in cui il DNA viene usato come supporto di archiviazione.
La cosa veramente particolare è che per archiviare i due brani in alta qualità si è generata una sequenza di DNA di dimensione pari a un granello di sabbia – quindi molto piccola. La dott.ssa Karin Strauss del team Microsoft ha spiegato che per convertire in DNA tutto l’archivio del Montreaux Jazz Festival (che occupa ben sei petabyte di memoria digitale) si genererebbe una catena non più grande di un chicco di riso!
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