Festivalbar Amarcord: l’estate del 1984 e il ruggito di Gianna Nannini

festivalbar August 24, 2018
Festivalbar Amarcord: l’estate del 1984 e il ruggito di Gianna Nannini

Nel 1984 la Apple lancia il Macintosh, destinato a rivoluzionare il mondo dei personal computer; Bruce Springsteen pubblica il suo settimo album “Born in the U.S.A.”, che venderà 15 milioni di copie negli Stati Uniti e altrettante a livello mondiale; nelle sale esce l’ennesimo capolavoro di Sergio Leone, “C’era una volta in America”.
Nello stesso anno, il Festivalbar incorona la sua regina: Gianna Nannini, che vince la ventunesima edizione con “Fotoromanza”, dall’album “Puzzle”.

Se la rocker toscana si aggiudica il premio come vincitrice assoluta, sono tre gli artisti a meritarsi il disco verde: gli Champagne Molotov, gruppo storico di Enrico Ruggeri, con “C’è la neve”, Luca Carboni con “Ci stiamo sbagliando” e Raf con “Self Control”.

Tra i numerosi artisti italiani (Righeira, Anna Oxa, Giuni Russo, Marco Ferradini, Gaznevada, Nada – per citarne alcuni) e internazionali (Sandy Marton, Alison Moyet, Talk Talk), saranno i Frankie Goes to Hollywood a marchiare a fuoco quell’estate del 1984, con “Relax”.

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