Tutti pazzi per l’iPhone: la nuova frontiera dei video

festivalbar March 2, 2020
Tutti pazzi per l’iPhone: la nuova frontiera dei video

È uscito il nuovo singolo di Lady Gaga, “Stupid Love”, un brano che la riporta agli esordi ultra colorati, mascherati e futuristici di “Alejandro” o “Poker Face”.
A destare scalpore, tuttavia, non è tanto la canzone in sé o il video – che ci propone una Gaga grintosa e scatenata, in un paesaggio che evoca “Star Wars” in versione pop e fucsia – ma il fatto che la clip sia stata girata con un iPhone 11 Pro.

Certamente l’esperienza del regista – Daniel Askill, già collaboratore di Sia – ha giocato la sua parte, ma lo smartphone ha fatto il suo, grazie alle tre fotocamere posteriori, in 4K a 60 fps con un’ampia gamma cromatica e un livello di stabilizzazione – letteralmente – da cinema.

Lady Gaga non è la prima a ricorrere a un iPhone per un video: l’ha preceduta l’anno scorso un altro nome illustre del pop, Selena Gomez.
La clip di “Lose You To Love Me”, infatti, è stata girata dalla regista Sophie Muller, ancora una volta con un iPhone 11 Pro.
Apple ha lanciato entrambi i video inserendoli nella campagna #ShotOniPhone.

Ci troviamo senza dubbio di fronte a una nuova frontiera del girato, in cui lo smartphone, da oggetto irrinunciabile della vita quotidiana, diventa anche uno strumento cinematografico per prodotti di alto livello.
Oltre alla musica, anche il cinema si sta aprendo all’utilizzo dello smartphone, sia per i documentari che per i film.
Proprio la scorsa estate Claude Lelouch, 82 anni con 50 film all’attivo tra cui “Un uomo e una donna” (Palma d’Oro 1966 e Oscar come Miglior Film Straniero nel 1967), ha raccontato di aver girato il suo ultimo film (“Les plus belles années d’une vie” – Gli anni più belli di una vita) con un telefonino, commentando: “Sei più libero con gli attori… inoltre il cinema è arte popolare. Ci sono sette miliardi di persone al mondo che con lo smartphone guardano e riprendono tutto: gli occhi sono la macchina presa, le orecchie il microfono e la mente la sala di montaggio”.

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