Auguri a Kate Bush che oggi, 30 luglio, compie 62 anni. Con la sua voce straordinaria e particolare, vinse la quindicesima edizione del Festivalbar nel 1978 con il brano “Wuthering Heights”.
L’esordio fu un successo e il singolo conquistò il primo posto delle classifiche in quasi tutto il mondo.
Pare che la canzone fu scritta di getto in una notte, chiaramente ispirata al romanzo di Emily Brontë “Cime tempestose” in cui si narra la storia di Heathcliff e del suo amore per Catherine, un passione travolgente e distruttiva.
Kate Bush volle rappresentare nell’omonimo brano i sentimenti della protagonista – celebre è il ritornello “Heathcliff, it’s me, I’m Cathy, I’ve come home / I’m so cold / Let me in through your window”.
Oltre a “Wuthering Heights” ricordiamo altri successi, seppur di minore portata rispetto al singolo di esordio, di Kate Bush: “Hammer Horror” (1978), “Wow” (1979), “Them Heavy People” (1979), “Babooshka” (1980), “Sat In Your Lap” (1981) e “Running Up That Hill” (1985), brano poi ripreso da diverse band tra cui i Placebo.
Guido Harari – che dedicò anche una mostra all’artista nel 2017, “The Kate Inside. Classic and unseen photographs by Guido Harari, 1982-1993” – di lei disse: “Mi sono scoperto un fan sfegatato di Kate Bush fin dal primo momento in cui l’ho sentita cantare. Se ne intuiva all’istante l’originalità assoluta. Distante dalle mode del momento, dotata di un coraggio senza precedenti nell’inventare un proprio mondo e quel suo stile musicale così graffiante e viscerale. La sua era una musica esigente, che ti faceva rimettere in discussione qualunque comodo punto di riferimento, ed è così ancora oggi. Kate appariva chiaramente appartenere alla stessa classe di Laura Nyro, Janis Joplin, Joni Mitchell e Patti Smith. Donne alla ricerca di terre vergini. Pioniere con palle d’acciaio”.
Potete ammirare qui le foto scattate da Harari a Kate Bush.
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